Villa Mòdoni

via Villa Gennari, Medicina

La villa fu progettata da Angelo Venturoli a Medicina nei primi anni Novanta del Settecento per il capitano Pietro Mòdoni, che già in precedenza aveva frequentato a proposito di altre commissioni affidategli nella città natia. Secondo quanto è detto all’anno 1793 nel catalogo delle opere venturoliane pubblicato nel 1827 e secondo quanto è comprovato dall’esistente, era prevista la realizzazione di un complesso edilizio costituito – nel rispetto della lezione palladiana che Venturoli ebbe modo di approfondire nel corso di un soggiorno veneto – da un corpo centrale e due barchesse laterali. Per quanto riguarda il nucleo padronale, il disegno di progetto superstite fra le carte venturoliane della Fondazione intitolata all’architetto mostra un edificio a cinque assi, con pronao tetrastilo di ordine dorico sporgente, posto su una pronunciata base bugnata.

La Giovannina - Vista dall'esterno (Foto di Anna Maria Matteucci)

Lateralmente esso vi risulta aperto in due ampie terrazze adorne, come la scalinata di accesso principale, di sculture, la cui presenza conferisce originalità ed eleganza all’equilibrio compositivo della villa. Proprio le incongruenze riscontrabili fra il disegno e la struttura odierna inducono a ritenere che a fronte della messa in opera del progetto originale si sia in seguito intervenuti con pesanti modifiche volute dai successivi proprietari. Esse hanno comportato la distruzione della scalinata d’accesso e delle terrazze laterali, chiuse per ricavare una maggiore cubatura interna.

In parte distrutte, disperse e solo parzialmente rintracciabili sono anche le decorazioni realizzate per gli interni dell’edificio fra gli altri dai pittori Vincenzo Martinelli, Petronio e Pietro Fancelli e, probabilmente, e lo scultore Luigi Acquisti.

( S. Medde)

A. Venturoli, Progetto per la facciata principale di villa Mòdoni a Medicina, Fondazione Collegio artistico Venturoli, Archivio Venturoli, Album 1, p. 22

Bibliografia

G. Cuppini, A.M. Matteucci, Ville del Bolognese, Bologna 1969, p. 351

Nel segno di Palladio. Angelo Venturoli e l’architettura di villa nel Bolognese tra Sette e Ottocento, a cura di A.M. Matteucci e F. Ceccarelli con la collaborazione di S. Medde, Bologna 2008, pp. 168-171 (scheda di L. Samoggia) e passim