Casino Ratta

Budrio, Vedrana, via Bacchiere 3

L’edificio, sorto nei pressi della villa del marchese Luigi Ratta a Vedrana, costituisce una delle poche opere costruite ex novo dall’architetto Angelo Venturoli, che nel catalogo delle proprie opere – pubblicato nel 1827 da Antonio Bolognini Amorini – riferisce al 1780 la sua progettazione.

Indicato come caffeaus nei progetti venturoliani e già adibito a casino di caccia del marchese, nella grande semplicità della sua facciata e del suo impianto planimetrico esso incarna in modo emblematico il senso del decoro tipico dell’architettura classicista del secondo Settecento. Il fronte principale, privo di decorazioni, è definito da un pronao dorico tetrastilo checonferisce un tono severo e monumentale all’edificio.

Secondo il modello palladiano l’interno – illustrato nella pianta conservata presso la Fondazione Collegio Artistico Venturoli – è organizzato con grande razionalità intorno alla sala centrale circolare, il cui spazio si dilata sui quattro lati mediante l’innesto di altrettante logge. Su queste ultime si aprono i vari ambienti dell’edificio: due camere di destinazione non meglio specificata, una camera da pranzo e una cucina nonché i vari servizi, ricavati negli spazi di risulta.

( S. Medde)

A. Venturoli, Progetto per la facciata del "caffeaus"Ratta A Vedrana, Fondazione Collegio Artistico Venturoli, Album 1, p. 24

Bibliografia

G. Cuppini, A.M. Matteucci, Ville del Bolognese, Bologna 1969, p. 360

Nel segno di Palladio. Angelo Venturoli e l’architettura di villa nel Bolognese tra Sette e Ottocento, a cura di A.M. Matteucci e F. Ceccarelli con la collaborazione di S. Medde, Bologna 2008, p. (scheda di E. Landi) e passim

M.L. Trevisan, Villa Ratta a Vedrana, in Materiali, metodi e concezioni spaziali degli edifici nelle campagne dell'Emilia: Angelo Venturoli, i disegni di villa, a cura di A.M. Matteucci, Università di Bologna, s.d., p. 46